Tutto comincia nel bosco di Pratorosso; gli animali, disegnati insieme sull’unica doppia pagina del libro che non cela sorprese, discutono animatamente; il tema, lo giuro, è il limite dei processi di assolutizzazione. Elefante, castoro, topolino e anatra si chiedono, in poche parole, se ciò che è contingente possa essere considerato assoluto.
Al gufo, nelle pagine finali, sarà lasciato il compito di dipanare i dubbi e di spiegare che ‘proprio‘ non coincide con ‘migliore’ e che nella differenza c’è la bellezza di quel mondo, chiamato bosco di Pratorosso, dove ognuno ha qualcosa di importante.
Antonella Abbatiello traduce concetti complessi senza essere mai banale, senza mai cadere nelle trappole del buonismo: l’ironia è la sua arma più potente e nelle pagine ridicolizza la pretesa di stabilire verità assolute costruite su modelli contingenti. Per farlo non usa le parole, non chiede in prestito citazioni di eruditi scienziati. A lei, bastano i disegni.
Arrivano, allora, un elefante con gli aculei, un coccodrillo con una proboscide, una giraffa con i piedi palmati e un maiale verde. Ogni volta che apri la doppia pagina e scopri la parte nascosta del foglio, ecco che irrompono, puntuali sulla scena, lo stupore e la risata.
L’autrice propone istantanee surreali coniugando ingegno e leggerezza, ritmo e contenuto. A battere il tempo c’è la parola nemica delle certezze assolute, c’è un magnifico Forse che ti accompagna a esplorare anche le tesi più assurde, per arrivare, alla fine, a quella più auspicabile.
Non importa se hai letto il libro decine e decine di volte, se sai cosa ti aspetta dietro il foglio o sai già come andrà a finire, questo libro è una festa per gli occhi e l’intelletto che non ti stancherai di leggere o di ascoltare. Puoi giocare con la voce del coniglio o puoi stare in silenzio a guardare tutti i dettagli delle figure, puoi portare questa storia in un’aula di una scuola dell’infanzia o in quella di un Ateneo: la tua esperienza di lettura sarà ogni volta differente. A non cambiare mai, invece, sarà il tuo affetto per quegli animali, intrepidi esploratori di prospettive nuove.
La cosa più importante di Antonella Abbatiello, Fatatrac
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