La vita di un bambino è piena di inizi. La prima parola, il primo passo, la prima pappa, il primo giorno di scuola. È così per tutto. Il bambino vive nella meraviglia di scoprire le cose per la prima volta. Quando tutto lo sorprende e nulla ancora gli appartiene. Così, si affaccia ai giorni e alle esperienze. Avendo ancora tutto, o quasi tutto, da provare.
Questo libro è su uno di questi inizi. È sul turbamento di quando ti innamori, ed è la prima volta che ti succede, quando cominci a disegnare cuoricini e il sole che sorride sui fogli. Quando tu la vedi e lei no.
Le parole di Ingrid Chabbert e i disegni in punta di matita di Guridi ti portano a sentire i palpiti del cuore del bambino ed il rumore dei suoi pensieri. Sei lì che ascolti fino a quando non arriva spontanea l’idea. Tenera, geniale, disarmante. Se Candela ha occhi solo per gli uccellini, io sarò un passerotto. E da passerotto, quel bambino fa esperienza di quanto l’amore ti cambi. Cambiano le priorità, non fai più caso a macchinine e palloni. Cambia il tuo modo di vedere il mondo e arrivi, persino, a guardare in modo diverso anche gli uccellini.
A dirla tutta, Guridi ti invita da subito a guardare gli uccellini in modo diverso e a farlo con gli occhi di Candela. Per questo, nelle doppie pagine, prova a fartene scoprire la bellezza, le proprorizioni, la grazia. La stessa grazia che ritrovi nello sguardo della bambina e nel segno che fa sull’asfalto con i gessetti.
Vivere da passerotto non è stato facile. Per noi che abbiamo letto è stato anche molto divertente. Per te che ci hai provato è stato come crescere.
Il giorno che sono diventato un passerotto, di Ingrid Chabbert e Guridi, Coccole Books, 2015,
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